Dakar 2024 – Totani Off Road #271

Avevamo un solo obiettivo: arrivare al traguardo della Dakar 2024. E lo abbiamo raggiunto!

Un’autentica impresa, considerando le caratteristiche della gara, con un percorso pensato per mettere in difficoltà i team ufficiali e i costosissimi prototipi partecipanti, figurarsi una macchina come la nostra che era l’unico fuoristrada tradizionale a ponti rigidi e, con ogni probabilità, dopo 45 anni sarà anche l’ultimo ad aver partecipato a una Dakar.

Un risultato che per molti tratti ci è sembrato quasi irraggiungibile, ma che alla fine abbiamo portato a casa grazie alla nostra determinazione e al nostro spirito Dakariano old style.

Le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare sono state inimmaginabili: frizione cambiata due volte, differenziale consumato dalle rocce sul percorso, radiatore rotto, impianto frenante fuori uso per gli ultimi 3 giorni, molte Speciali fatte di notte al buio… Non ci siamo fatti mancare proprio niente!

E in tutto questo, siamo anche riusciti a finire sui notiziari di tutto il mondo per aver salvato un camion che si era cappottato in una buca di notte. Un’auto che raddrizza un camion, infatti, è un’impresa che non si era mai vista prima alla Dakar!

Ripercorriamo insieme, tappa per tappa, questa fantastica avventura in cui ci avete dimostrato un supporto e un affetto senza eguali, che ci ha aiutati a portate a termine la nostra gara.

Prologo | 5 gennaio

Dopo aver effettuato tutte le verifiche tecniche necessarie, la Dakar 2024 è iniziata con il Prologo nella millenaria città di Al Ula: 158 Km di cui 28 di Speciale, cioè la parte di gara cronometrata.

Un anticipo della Dakar che serve a determinare l’ordine di partenza, con piste sabbiose, rocce e tratti in fuoristrada.

Qui abbiamo potuto mettere per bene alla prova la nostra macchina in vista delle tappe successive.

Tappa 1 | 6 gennaio

La prima vera Tappa della Dakar: 541 Km di cui 414 di Speciale, in cui abbiamo affrontato un terreno roccioso attorno a dei vecchi vulcani e siamo arrivati al primo bivacco vicino ad Al Henakiyah.

Nonostante quasi tutta la Speciale fatta di notte, siamo andati fortissimo riuscendo a guadagnare ben 18 posizioni in classifica!

Tappa 2 | 7 gennaio

Una lunga Tappa da Al Henakiyah ad Al Duwadimi: 655 Km di cui 463 di Speciale, con tratti veloci in cui si può spingere al massimo per poi dover rallentare per affrontare circa 30 km di dune.

Nonostante corressimo con l’unico fuoristrada “vecchia maniera” in gara, in mezzo a dei veri e propri missili, siamo riusciti a risalire altre 5 posizioni!

Tappa 3 | 8 gennaio

La prima Tappa Marathon della Dakar 2024: 733 Km, di cui 438 di Speciale, da Al Duwadimi ad Al Salamiya, con tratti pieni di grosse pietre frastagliate alternate a distese di sabbia e dune.

E infatti, le insidie nascoste nel terreno roccioso ci hanno causato un incidente: tre enormi buche hanno provocato la rottura di due puntoni e degli ammortizzatori anteriori, costringendoci ad uscire dalla Speciale e a fare 250 km di asfalto in condizioni precarie per tornare in assistenza.

Tappa 4 | 9 gennaio

Dopo aver riparato i danni alla macchina, siamo ripartiti nella Tappa 4 verso Al-Hofuf: 631 Km di cui 299 di Speciale, dove abbiamo spinto al massimo per recuperare e siamo riusciti a risalire di ben 13 posizioni in classifica.

Tappa 5 | 10 gennaio

Nella quinta tappa siamo entrati nel temibile Empty Quarter, il più grande deserto di sabbia del mondo, disabitato e ancora ampiamente inesplorato.

Quasi 700 km totali, di cui solo 118 di Speciale ma pieni di imponenti dune. Per di più, da affrontare di notte.

Ed è qui che è successo l’imponderabile: dopo essere finiti in un’enorme buca nel deserto insieme ad altri 7 side by side e un camion, Silvio e Tito hanno preso per mano la situazione coordinando le operazioni dei vari equipaggi per rimettere in piedi tutte le vetture. Si era fatta ormai notte e restava da salvare solo l’IVECO Powerstar degli olandesi del Firemen Dakar Team, che si era ribaltato e avrebbe dovuto aspettare il passaggio di un altro camion per poter essere tirato fuori. Ma vista la posizione e l’ora tarda, nessuno sarebbe passato di lì. Così Silvio ha deciso di provare a raddrizzarlo con il Patrol. Nessuno dei presenti pensava fosse possibile, dato che non si era mai vista un’auto rimettere in piedi un camion alla Dakar. E invece, con una stroppata epica, davanti allo stupore di tutti, ci è riuscito!

Uno dei presenti ha immortalato la manovra in un video che in poche ore ha fatto il giro del mondo e che puoi rivedere QUI.

Tappa 6 | 11-12 gennaio

Il giorno seguente, a causa di un problema al radiatore di cui ci siamo accorti appena in tempo, siamo stati costretti a giocarci il “jolly” a disposizione e saltare la tappa per poter effettuare le riparazioni.

Si trattava infatti della Superstage 48h: due giorni di tappa Marathon senza alcun tipo di assistenza, dove avremmo rischiato di restare all’interno dell’anello nel bel mezzo del nulla nell’Empty Quarter e quindi di non poter più proseguire la gara.

Una scelta che, col senno di poi, ha ripagato.

Tappa 7 | 14 gennaio

Siamo ripartiti in gara nella successiva Tappa 7: un lungo trasferimento su strada da Riyadh per poi affrontare un’impegnativa sezione tecnica attraverso un percorso serpeggiante in un canyon, con una corsa finale sulle dune prima di arrivare ad Al Duwadimi.

Una prova lunga e difficoltosa, ma portata e termine!

Tappa 8 | 15 gennaio

Nella Tappa 8 abbiamo dovuto affrontare un’incredibile varietà di terreni: sabbia soffice, sabbia compatta, rocce, kilometri di percorso accidentato…
Ma abbiamo superato brillantemente questa sfida, riuscendo a risalire di ben 20 posizioni nelle ultime due tappe!

Tappa 9 | 16 gennaio

La nona tappa della Dakar 2024 è stata pensata per mettere in estrema difficoltà i navigatori, con un altissimo rischio di perdersi.

Dalla metà di questa Tappa in poi siamo dovuti andare senza freni, in quanto il servofreno si era irrimediabilmente rotto e non c’era possibilità di sostituirlo.

Tra le distese rocciose che vanno Ha’il ad AlUla però, i panorami erano veramente mozzafiato!

Questa giornata, inoltre, ha visto anche il ritiro del pluricampione Nasser Al-Attiyah.

Tappa 10 | 17 gennaio

La Tappa 10 consisteva in un vero e proprio percorso tecnico ad ostacoli nella regione montuosa attorno ad Al Ula: 612 Km di cui 371 di Speciale, dove sono le abilità di guida dei piloti a fare la differenza.

E infatti, anche questa l’abbiamo portata a termine alla grande!

Tappa 11 | 18 gennaio

La penultima Tappa ci ha messo veramente in crisi: si trattava di una Speciale lunga quasi 500 Km attraverso un terreno pietroso e sconnesso, pieno di pericoli per la macchina e per le gomme, senza alcuna pista dove poter passare.

Il differenziale della nostra macchina è stato consumato dal passaggio sulle pietre e ha iniziato a perdere olio, mentre gli pneumatici si sono deformati.
Nonostante ciò, siamo riusciti lo stesso a completare la Speciale e a fare una riparazione al volo per poter tornare al bivacco, dove abbiamo trascorso la nostra ultima notte dakariana a lavorare per sistemare la macchina e poter ripartire.

In questa giornata c’è stato anche il ritiro di un altro mostro sacro come Sébastien Loeb.

Tappa 12 | 19 gennaio

Dopo aver passato la notte a riparare la macchina, siamo ripartiti per la dodicesima e ultima tappa della Dakar 2024: un altro percorso ad anello attraverso il deserto roccioso alle porte di Yanbu che, considerate le precarie condizioni della nostra macchina, era da non sottovalutare assolutamente.

E con il Mar Rosso sullo sfondo, nonostante tutte le difficoltà, i problemi e gli inconvenienti affrontati, siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo: tagliare il traguardo finale!

Andate sui nostri canali social per rivedere tutte le foto, le interviste e i video di questa meravigliosa avventura!

E potete seguire anche le nostre pagine dedicate all’evento:

Totani Dakar Rally e @totani_dakar

Postato il 24 gennaio

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